Autore: William Douglas Home, Marc Gilbert Sauvajon
Genere: Commedia Leggera
Durata: 120 min (in 2 atti)
Traduzione: Simona Celi
Regia: Marco Ongania
Quattro personaggi perfettamente scolpiti tra comicità e satira psicologica, più una divertentissima cameriera testimone dell’ipotetico e farsesco adulterio, animano una vicenda il cui esito è incerto fino alla fine della commedia.
Gilberto e Lisa, due coniugi con figli, trascinano stancamente il loro matrimonio.
Il marito trascura la moglie e lei finisce per innamorarsi di un giovane con l’aria da principe azzurro, con l’idea di rifarsi una vita. A questo punto, nel tentativo di riconquistarla, Gilberto inventa un copione esilarante: organizza un week-end pieno di sorprese invitando la sua bella segretaria e l’amante della moglie. Servendosi di una tattica apparentemente scombinata, ingaggia così, con un’avversaria al suo livello come Lisa, una pittoresca e divertentissima lotta tra bianco e nero che metterà sotto scacco tutti i presenti.
“L’anatra all’arancia” è considerato, a ragione, un vero capolavoro del teatro cosiddetto “leggero”. Scritta da William Douglas Home e adattata poi liberamente dal celebre commediografo francese Marc Gilbert Sauvajon, ha sempre riscosso un notevole successo sia a Londra che a Parigi e, in seguito, anche nel nostro Paese. Celebre la versione del compianto Alberto Lionello e Valeria Valeri e, in anni più recenti, quella più moderna di Marco Columbro con Barbara De Rossi. Al cinema poi furono Ugo Tognazzi e Monica Vitti, con la regia di Luciano Salce, a dare vita ai personaggi di una commedia dai ritmi serrati che gode di un meccanismo comico efficacissimo.